Come fanno gli iceberg a galleggiare sull’acqua del mare o dell’oceano? La risposta ha a che fare con la fisica classica.
Gli iceberg non sono altro che enormi blocchi di ghiaccio. Gigantesche lastre di ghiaccio puro e aria intrappolata che, una volta staccatisi dai ghiacciai dei Poli, vagano in mare fino a che non si sciolgono completamente.
Due sono le domande che tormentano i più curiosi. Primo: come fanno gli iceberg a galleggiare nonostante il loro enorme peso? Secondo: perché si verifica un tale fenomeno? Un fisico risponderebbe a tali quesiti chiamando in causa il concetto di densità. L’iceberg galleggia perché la densità dell’acqua allo stato solido è minore rispetto a quella dell’acqua allo stato liquido. In pratica, come avviene per tutti i corpi galleggianti, l’oggetto raggiunge un equilibrio tra la parte esposta e quella sommersa.
Ecco perché dell’iceberg si intuisce solo la punta. Ricordate il Titanic? Sotto il blocco di ghiaccio che impattò il noto transatlantico c’era un corpo solido insospettabilmente più grande! Ecco, di norma si riesce a osservare solo la parte emersa degli iceberg, che corrisponde generalmente al 10% circa del volume totale.
Ciò vuol dire che circa il 90% di un iceberg si trova sott’acqua. Succede così per questioni fisiche. Non potrebbe essere insomma altrimenti. E ciò implica che dalla superficie non sia possibile vedere il corpo nella sua interezza. Tutto questo dipende dal bilanciamento del peso in acqua.
Ecco come fa l’iceberg a galleggiare in acqua nonostante il suo peso: c’entra Archimede!
La densità del ghiaccio (che è di 0.92 g/cm3) è inferiore a quella dell’acqua liquida (che è di 1.00 g/cm3). E proprio questa differenza fa sì che il ghiaccio galleggi, come per esempio nel caso degli iceberg, o di un cubetto in un cocktail.
Ci sono alcune regole fisiche da considerare. Niente di così difficile, in realtà. Poiché il 92% del volume dell’iceberg sposta un volume d’acqua di massa pari all’intero iceberg, per la legge d’Archimede, l’acqua genera una spinta verso l’alto sufficiente a far galleggiare il grande blocco di ghiaccio. Questa è la ragione fisica.
Certo, se l’iceberg fondesse completamente il suo intero volume occuperebbe quel 92% dell’iceberg sommerso. E a quel punto il livello dell’acqua non cambierebbe affatto.
Tutto ciò vale per gli iceberg e per il pack, cioè per quelle enormi lastre di ghiaccio galleggiante che si trovano nelle calotte polari. Vale a dire che lo stesso fenomeno non interessa i ghiacciai, che sono le masse di ghiaccio che poggiano sulla terra. Proprio per questo motivo, anche se il ghiaccio d’acqua ha maggiore volume di una medesima mole di acqua allo stato liquido, lo scioglimento dei ghiacciai innalzerà il livello dei mari (anche se intuitivamente dovrebbe, paradossalmente, abbassarlo).
La maggior parte del ghiaccio sulla Terra si trova sull’Antartide, e se tutto questo ghiaccio dovesse sciogliersi, quasi tutta l’acqua finirebbe negli oceani e ne innalzerebbe pericolosamente il livello.