Come si fa capire di star vivendo una relazione tossica? Secondo gli esperti, ci sono alcuni segnali chiarissimi che vanno interpretati come dei veri e propri campanelli d’allarme
Francesco Russo, direttore clinico di Serenis, centro medico di psicoterapia online, ha redatto una lista di comportamenti e tendenze che possono essere interpretati come segnali inequivocabili e stereotipati di un rapporto sentimentale malsano.
Il sito dell’Ansa ha riassunto in sette punti fondamentali tutti i comportamenti allarmanti, rispondenti a diagnosi generali ma appropriate, cioè espresse da un professionista nel settore.
Il primo punto concerne la comunicazione. Quindi il primo segnale d’allarme riguarda spesso il modo in cui si comunica in una coppia. La relazione tossica, in questo senso può esprimersi attraverso l’invalidazione delle emozioni, il gaslighting (cioè la manipolazione psicologica maligna), la svalutazione ai danni dell’altro e la cocciutaggine di uno dei due amanti. Le persone chiuse al dialogo e indisponibili al confronto sono spesso partner che si curano solo del proprio benessere.
Il secondo comportamento critico riguarda il controllo, cioè la tendenza a voler sapere tutto dell’altro e a limitarne l’indipendenza, invadendone anche l’intimità. Chi controlla i messaggi del partner, spia sui suoi social e cerca biglietti nelle tasche non si fida dell’altro e ne vuole limitare la libertà. La manipolazione è il terzo campanello d’allarme, specie quando si cerca di modificare subdolamente le opinioni e i sentimenti altrui.
Quando ci si trova una relazione tossica non è sempre facile notare tutti quei segnali che rendono effettiva la prevaricazione o la violenza. Uno di questi è la svalutazione, ossia il quarto allarme. Se il partner non ascolta il bisogno della persona che ha accanto, ma anzi li snobba, sminuendoli sistematicamente, vuol dire che non ha minima cura dei sentimenti altrui.
Il quinto punto riguarda l’isolamento e la rinuncia. Il prevaricatore sa come condizionare l’altro oppure riesce a manipolarlo con capricci e falsi bisogni: lo fa per controllarlo e isolarlo, chiedendo per esempio di rinunciare ai suoi spazi e alle sue amicizie o alla sua privacy.
L’abuso è il sesto, importantissimo campanello di allarme. Ovviamente esistono diverse tipologie di abuso, da quello psicologico a quello fisico. Si tratta però sempre di assoggettare l’altra persona al proprio volere e violentarla da un punto di vista emotivo.
L’ultimo campanello d’allarme è un vero e proprio sintomo. Quando emergono d’improvviso disturbi psicologici può voler dire che sono effetti di una relazione tossica su cui non si è riusciti a intervenire in alcun modo. Ogni situazione però è diversa dall’altra e capita spesso che il carnefice narcisiste sia attratto alla vittima borderline, cioè da una personalità tendente al disturbo psicologico.
Secondo Russo in una storia d’amore non si dovrebbe mai fare una diagnosi al proprio partner. Ma se si hanno difficoltà è anche perché non sempre i soggetti sono consapevoli delle proprie emozioni.