Se ti fermano mentre sei in macchina, non farlo e corri subito in commissariato: la truffa è ovunque in Italia, pericolosissima

Truffe ai danni degli automobilisti italiani. Se quando sei in macchina ti fermano in questo modo, corri subito al commissariato. 

Per quanto si possa stare attenti, ci sono dei momenti durante la giornata in cui non prestiamo la massima attenzione a ciò che ci circonda. Quando guidiamo, ad esempio, spesso entriamo in una modalità “automatica”: specialmente andando al lavoro o nei posti più frequentati, è la routine che ci guida. In questi casi, però, la truffa può andare a buon fine: se ti chiedono di scendere dall’auto, stai in allerta massima.

Se sei in macchina e ti fermano così, stai attento
Nuova truffa: attenti quando in macchina vi succede questo (cilentolive.com)

Immaginiamo la scena: stiamo guidando con tranquillità, sentiamo un rumore e ci si avvicina qualcuno che ci ferma e ci chiede qualcosa di specifico. Di istinto, siamo portati a fermarci, magari anche a scendere dall’auto e capire cosa voglia questa persona: se però vi succede in questi giorni, soprattutto a Verona e in Veneto, il rischio è di cadere vittima di una truffa.

Truffa in macchina: attenti allo specchietto laterale

Sono moltissime le persone già truffate da questa banda di malviventi, che sta adottando questa strategia soprattutto a Verona e nel Veneto. A quanto sembra, in realtà questo trucchetto si è diffuso anche nel resto d’Italia. A parlarne è la polizia locale, che ha voluto divulgare quanto sta succedendo proprio per impedire ad altri automobilisti di cadere nella trappola.

Se sei in macchina e ti fermano così, stai attento
Nuova truffa: attenti allo specchietto della macchina (cilentolive.com)

Come spiegano direttamente dal Comando della Polizia Locale, i malviventi prendono di mira gli automobilisti di macchine in transito e li ingannano riproducendo un suono smile a quello di un danno a un’auto. Dopo la messinscena, che allarma il proprietario della macchina, il malvivente si avvicina e chiede un risarcimento immediato: a tal proposito, parla di un danno a uno specchietto o a una parte di carrozzeria, che avrà opportunamente e preventivamente rovinato di sua volontà.

L’automobilista, quindi, può cadere nel tranello e dargli dei soldi per il danno, senza passare dall’assicurazione: le somme richieste sono esigue, anche se sono stati registrati casi di grandi quantità di denaro. Al momento, sono stati segnalati soprattutto casi su anziani, sebbene siano state registrate anche truffe su trentenni e quarantenni. Solo nei giorni scorsi, le segnalazioni sono state tre: da un’autovettura parcheggiata, viene lanciato un sasso che fa rumore e arresta l’automobilista.

Quest’ultimo, quindi, scende per comprendere quanto successo e viene accolto dal malvivente, che gli fa una richiesta di risarcimento prima con modi gentili e poi con insistenza e minacce. Per evitare di cadere in queste trappole, la polizia locale consiglia l’installazione di una dash-cam, che consente di rivedere quanto accaduto e accertarne la paternità.

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