A raccontarla sembra una scena da film di animazione, invece è successo realmente: come può un pesce surgelato “risvegliarsi”?
Un bel piatto di spaghetti o un secondo coi fiocchi a base di pesce: ora che stiamo uscendo dai rigori invernali, cosa c’è di meglio per un pasto sfizioso e diverso dal solito? Tanto più che medici e nutrizionisti raccomandano di mangiarne molto, visti i benefici per la salute. Così deve aver pensato anche la donna, tale Cindy Lao, che ha comprato una carpa molto promettente. Mai si sarebbe aspettata di assistere alla scena che poi ha visto coi suoi stessi occhi.
La notizia è di qualche giorno fa e sta rimbalzando un po’ ovunque, data l’assoluta eccezionalità dell’evento. Una volta giunta a casa e messo il pesce a scongelare, la signora Lao ha notato che la creatura ha cominciato a muoversi. Si è stropicciata gli occhi, pensando di avere un’allucinazione, magari dovuta alla stanchezza. E invece non si sbagliava: la carpa destinata alla padella sembrava voler respirare attraverso le branchie.
Lo strano caso del pesce “resuscitato”
A quel punto la Nostra ha deciso di mettere il pesce semi-cosciente all’interno della vasca da bagno (come noto, si tratta di una specie molto grande). “La carpa è rimasta stordita per un po’, ma dopo 20 minuti si è risvegliata“, ha raccontato il compagno di Lao, Paul Lewis-Borman.
Per la precisione, il pesce “resuscitato” era un carassio, noto anche come “carpa cruciana”: una creatura particolarmente adatta a resistere a temperature gelide e in ambienti con mancanza di ossigeno – come un lago ghiacciato – anche per diversi mesi. Com’è possibile?
In assenza di ossigeno, il carassio converte l’acido lattico tossico in etanolo, sprigionandolo lentamente attraverso le branchie. Non è chiaro a che stadio di congelamento si trovasse il pesce di Cindy e Paul. Certo è che il fenomeno è di quelli eccezionali. Per quanto noto, non sono stati condotti esperimenti sulla capacità della carpa cruciana di sopravvivere al congelamento. Ma è pur vero che ci sono creature ibernate che tornano in vita dopo millenni.
“Esistono vertebrati, come almeno quattro anfibi e alcuni rettili, che tollerano il congelamento, quindi la stessa abilità del pesce è plausibile”, hanno spiegato gli autori di uno studio scientifico pubblicato solo qualche mese fa. Occhi ben aperti alla prossima spaghettata alla pescatora…