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Perché si piange per la felicità? La risposta che nessuno sapeva

Perché si piange per la felicità? Ecco finalmente svelata la risposta che nessuno si sarebbe mai aspettato: guarda con i tuoi stessi occhi!

Di sicuro sarà capitato anche a te almeno una volta nella vita di piangere per la felicità. Ciò accade quando le emozioni che abbiamo trattenuto a lungo trovano finalmente sfogo in un momento di gioia. Ma come funziona esattamente questo bizzarro meccanismo? Di solito siamo abituati ad associare il pianto alla tristezza ed al dolore, eppure qualche volta le lacrime possono essere indice di un sentimento completamente opposto.

Perchè si piange di felicità? cilentolive.com

Non è raro, infatti, mettersi a piangere ad un matrimonio, quando nasce un bambino, quando ci si laurea o si riceve una promozione a lavoro. A tal proposito, gli scienziati hanno cercato per molto tempo di trovare una risposta al perché di questo fenomeno. Per questo, sono sorte diverse teorie, alcune delle quali più accreditate di altre.

Perché si piange per la felicità? Nessuno l’avrebbe mai immaginato

Come abbiamo anticipato poco fa, per molto tempo gli scienziati si sono interrogati sul perché talvolta si pianga per la felicità. Inizialmente, si è pensato che ciò potesse dipendere da una serie di sentimenti rimasti a lungo repressi. Questa spiegazione, però, implicava che dietro alle lacrime di gioia si nascondessero in realtà delle emozioni negative, precedentemente immagazzinate dentro di sé e che non erano ancora state affrontate.

Perché si piange dalla gioia (Cilentolive.com)

Con il passare del tempo ci si è resi poi conto che le lacrime, essendo formate da enzimi, lipidi, elettroliti, metaboliti ed altre proteine ed ormoni, aiutino fra le altre funzioni anche a regolare l’equilibrio emotivo del nostro corpo. Di conseguenza, piangere in una qualsiasi situazione potrebbe di fatto essere il modo attraverso cui l’organismo mostra la vulnerabilità dell’essere umano e ciò può accadere tanto di fronte ad un avvenimento triste quanto ad uno felice.

Secondo gli scienziati, il pianto sarebbe inoltre un modo con cui l’uomo stabilisce una connessione sociale con gli altri individui. Nel complesso possiamo dire che piangere, oltre ad essere una risposta alla gioia da un lato e alla tristezza dall’altro, ha anche una serie di vantaggi per il corpo. Di sicuro, si tratta di un modo molto efficace per sfogare lo stress e l’agitazione, migliorando successivamente l’umore. Infine, anche da un punto di vista prettamente fisico può donare sollievo aiutandoci a dormire meglio e mantenendo gli occhi puliti. L’avresti mai detto?

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Veronica Elia