Sai quali sono gli oggetti che possediamo più dannosi per l’ambiente? Certamente ne hai almeno uno in casa
Le abitudini quotidiane e le scelte di consumo che compiamo collettivamente possono avere un impatto enorme sull’ambiente. Spesso però ci concentriamo unicamente sulle modalità di riciclo e riuso degli oggetti che adoperiamo, senza considerare il modo in cui sono stati prodotti.
Molti oggetti infatti richiedono una quantità incredibile di risorse per essere prodotti, e ciò va ad impattare sulle comunità locali, sull’ecosistema e sul pianeta tutto. Tra queste risorse, in modo particolare l’acqua: impossibile ignorare come anche in Italia sia arrivata una crisi idrica, con molte città che negli ultimi mesi hanno subito razionamenti e limitazioni.
Secondo il rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), stilato nel 2022, le aree più interessate dalla crisi idrica saranno proprio le zone settentrionali del Mediterraneo. Conviene quindi ripensare a come utilizziamo l’acqua, evitando gli sprechi e tutte le forme di consumo non necessario.
Hai idea di quanta acqua viene usata per produrre gli oggetti di uso quotidiano? I numeri ti stupiranno. Il fornitore britannico Utility Bidder ha condotto una ricerca per misurare la quantità di acqua necessaria per produrre gli oggetti che tutti abbiamo in casa, e ha stilato una classifica degli oggetti con maggiore impronta idrica.
Quanta acqua viene usata per produrre un paio di jeans? Più di quella che credi
Cos’è l’impronta idrica? È un indicatore che mostra il consumo, diretto ed indiretto, di acqua dolce da parte della popolazione. Vengono considerate le docce ed il consumo casalingo, certo, ma anche l’inquinamento prodotto dall’intero ciclo di produzione di ciò che acquistiamo. Vediamo insieme qualche numero per renderci conto della magnitudine di questo problema.
Al 7° posto, con uno scarto minimo rispetto alla carne di manzo la cui sostituzione sta tanto facendo discutere, il cibo per cani e gatti: per produrne mezzo chilo sono necessari quasi 7000 litri. Per produrre un paio di jeans, al 6° posto, sono necessari 7570 litri d’acqua: un motivo in più per frequentare i mercatini vintage.
Sul podio c’è almeno un oggetto che possiedi
Per produrre un set di quattro pneumatici occorrono 7850 litri d’acqua, mentre un paio di scarpe di pelle ne richiede quasi 8000, e questo gli fa guadagnare rispettivamente il 5° e 4° posto.
Arrivando sul podio, i numeri si fanno incredibilmente alti. Avreste mai creduto che acquistando uno smartphone la vostra impronta idrica aumenta di ben 12.870 litri? Al 3° posto, quindi, l’oggetto che stabilmente dimora nelle tasche e tra le dita di ben 6 miliardi di persone. Consuma più di 10 volte in meno del primo classificato, ma bisogna considerare che tendiamo a cambiare smartphone molto spesso, ogni due anni circa. Addirittura c’è chi ne possiede più di uno!
Al 2° posto, con 148.000 litri, troviamo l’automobile; al 1° posto, con ben 190.000 litri e un distacco netto dal resto del podio, il personal computer. 190.000 litri per un singolo laptop, una cifra astronomica giustificata dai processi di estrazione e produzione di materiale per l’hardware, tra cui silicio e plastica.
Diventerà sempre più importante, per assicurare un sereno futuro alle prossime generazioni e alla vita sulla Terra tutta, assicurarsi di fare scelte di acquisto consapevoli: rinunciare a spese superflue e, se proprio si deve, comprare usato o ricondizionato.