Fumare in modo alternativo utilizzando le sigarette elettroniche e riducendo la quantità di sigarette in un giorno può abbattere i rischi per patologie legate al fumo? Ecco la risposta definitiva dei comitati scientifici.
Fumare nuoce gravemente alla salute, questo è ormai un fatto risaputo da tanti anni. Sui singoli pacchetti di sigarette sono stati inseriti messaggi promozionali contro il fumo, che mettono in risalto tutte le svariate patologie a cui il fumatore, di ogni genere, può andare incontro con l’uso continuato delle sigarette.
Negli ultimi anni, però, sono nati tanti e vari metodi di fumo alternativo: tutte quelle proposte che sostituiscono di fatto la sigaretta tradizionale e il tabacco contenuto al suo interno. Le sigarette elettroniche, le sigarette senza combustione e i vaporizzatori di sostanze a basso contenuto di nicotina sono oggi alcune tra le “soluzioni” innovative che i fumatori scelgono per ridurre il fumo giornaliero e per fumare “in modo più sano”. Ma è davvero una soluzione senza pericoli? Vediamo subito la risposta dei comitati scientifici.
Il fumo alternativo: le sigarette elettroniche
Da oltre 10 anni, una grossa percentuale dei fumatori italiani certificati ha smesso di comprare le sigarette tradizionali o il tabacco in busta per sostituirli con sigarette elettroniche, ovvero l’alternativa “più salutare” al fumo di tabacco. Le sigarette in questione vengono definite come elettroniche, poiché non prevedono l’uso della combustione per fumare, ma basano il loro meccanismo sul riscaldare il tabacco o il liquido alla nicotina, creando una sensazione simile al fumo della sigaretta.
Queste alternative sono oggi la scelta più frequente per i fumatori, secondo alcune statistiche italiane, che credono di fumare riducendo i rischi patologici legati al fumo di sigaretta. Inoltre, alcuni di questi fumatori sostiene di aver modificato le sue abitudini di fumo in cerca di una via più graduale per smettere di fumare.
È stato accertato, però, che solo il 10% di chi fa uso di sigarette elettroniche smette poi davvero di fumare, mentre il restante 90% semplicemente combina la sigaretta normale al tabacco con quella elettronica.
I rischi possono azzerarsi?
Le patologie legate al fumo di sigaretta sono prevalentemente quelle di tumori al polmone, ictus, infarti e cardiopatie di ogni genere. È stato studiato che, i fumatori sono soggetti ad altissimo rischio nello sviluppo di queste malattie; la percentuale di rischio si abbassa nel caso di fumatori occasionali o che fumino un massimo di 5 sigarette al giorno. Ma il rischio non scompare del tutto.
Rimane chiaro ed evidente che, i metodi alternativi per fumare possono ridurre alcune tra le patologie più comuni, ma non azzerano il rischio che queste si verifichino. La risposta della medicina rimane quindi l’unica vera soluzione: il fumo uccide e bisogna smettere subito!