Il Sistema solare ha sempre affascinato ogni generazione di tutte le età, soprattutto per i suoi misteri e per i suoi mondi affascinanti. Recentemente un pianeta ha attirato l’attenzione di molti astronomi, dopo la comparsa di una grossa macchia bianca.
Tutti, almeno una volta nella vita, hanno sognato di viaggiare nello Spazio e di visitare i pianeti e le lune più belle del Sistema Solare. Quando i primi uomini posarono i loro scarponi per la prima volta su un altro mondo, la Luna, il mondo intero rimase attonito e incredulo. Oggi sono in molti a sognare di rivivere quei momenti, o di vederli con i propri occhi per la prima volta, magari con il ritorno dell’umanità sul satellite naturale della Terra, che dovrebbe avvenire fra qualche anno. In attesa che questo grande evento arrivi, gli astronomi si stanno concentrando su un pianeta del Sistema Solare, che è apparso diverso dal solito.
Ecco come appare il pianeta con questa inusuale grossa macchia bianca, che sta facendo impazzire gli astronomi e tutti gli amanti dell’astronomia.
Hubble scopre una grossa macchia bianca su un pianeta
Questa scoperta non è stata fatta dal nuovo e prestigioso telescopio spaziale James Webb, ma dal vecchio leggendario telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA. Quest’ultimo, dopo oltre 30 anni di duro lavoro, continua a regalare al mondo immagini mozzafiato dell’universo e dei pianeti del Sistema Solare. Gli scienziati hanno osservato attentamente l’atmosfera del pianeta Urano tra il 2014 e il 2022 proprio con il telescopio Hubble.
Il settimo pianeta, più grande della Terra di ben 4 volte, è caratterizzato da temperature glaciali per la lontananza dal Sole. Hubble ha scoperto che l’atmosfera di Urano è molto attiva e, soprattutto, c’è una grande macchia bianca che copre quasi l’intero pianeta. Purtroppo nelle vicinanze non è presente nessuna sonda spaziale, quindi non è possibile l’osservazione da vicino, perciò gli studiosi dovranno accontentarsi dell’osservazione fatta dalla Terra o dai telescopi spaziali.
La provenienza della grossa macchia bianca
Una delle prime spiegazione può essere data dalle nuvole di Urano, che sono formate da cristalli di ghiaccio di metano. Nel 2022, grazie all’inclinazione del pianeta che ha spostato il suo polo nord verso il Sole, si sono accorti che l’emisfero settentrionale è caratterizzato da alcune tempeste, proprio accanto alla calotta polare di Urano.
La buona notizia è che nel 2028 la calotta polare si rivolgerà completamente verso la Terra, dando agli astronomi la possibilità di capire di cosa si tratti, utilizzando i più potenti telescopi terrestri e spaziali a disposizione.