Durante i cambi di stagione, anche il corpo deve affrontare momenti di difficoltà e di rinnovamento. Ecco cosa gli succede dentro
Si è finalmente concluso l’inverno che, sebbene non sia stato freddo e nevoso come molti di noi avevano sperato, aveva anche infuso in tutti la voglia della bella stagione. Da pochi giorni, le piante hanno ricominciato a fiorire, le api girano per i giardini alla ricerca di fiori da impollinare e il sole è tornato a far capolino sulle teste. Anche il corpo, però, deve abituarsi a questa nuova realtà, ed ora la scienza spiega nello specifico che cosa accade in questa occasione.
Come accade alla natura, che durante i cambi di stagione si risveglia e si rinnova proponendosi in nuovi colori e nuove vesti, lo stesso accade alle persone. Il corpo, con i primi caldi, deve abituarsi a vivere un nuovo clima e questo può portare stanchezza, sonnolenza e fatica: ecco come si adatta a questa nuova realtà.
Sebbene i sintomi principali del cambio di stagione avvengano a livello di stanchezza fisica e spossatezza generale, ad occuparsi dell’adattamento alle diverse stagioni è il nucleo soprachiasmatico, una zona che si trova alla base del cervello e che è composta da circa 20 mila neuroni (un cervello medio ne contiene 86 miliardi). Questo nucleo, di fatto, è il nostro orologio interno: qui vengono regolati i cambiamenti del corpo nel corso delle 24 ore, i cicli del sonno e di veglia, il metabolismo e la temperatura corporea.
Quando arriva la primavera, aumentano le ore di luce a cui siamo esposti ed è proprio questo nucleo che orchestra l’adattamento corporeo a queste variazioni. Alcuni scienziati della California hanno notato come i neuroni del cervello dei topi, in base alla luce, cambiano sia il tipo che la quantità di neurotrasmettitori: questo ne condiziona i comportamenti quotidiani e le attività cerebrali.
Anche nell’uomo, quindi, il nucleo soprachiasmatico è il responsabile dell’adattamento del corpo a questa nuova routine, dove le ore di luce aumentano e la temperatura si alza. Avvertire sonnolenza o fatica, nei primi giorni, è del tutto normale ed è importante assecondare queste sensazioni, poiché ci avvertono che il corpo ha bisogno di tempo e di riposo per riuscire ad integrarsi al meglio ai ritmi della nuova stagione.