Basta davvero poco, ai malviventi più organizzati, per rubare un’auto. Attento se noti questo particolare, potrebbe essere già tardi.
Sebbene, oggi come oggi, quasi tutti i proprietari di un’automobile abbiano una protezione per furto e incendio, quella di raggiungere il parcheggio e non trovare più la propria automobile è una delle situazioni peggiori in cui ci si può trovare. Fai attenzione a questi segnali, poiché potrebbero indicare il fatto che i malviventi ti hanno puntato.
Per quanto sia solo un mezzo di trasporto e un bene materiale che, se assicurato, viene totalmente rimborsato per il suo valore, all’auto siamo tutti un po’ affezionati. I ricordi ad essa legati, come i viaggi per le vacanze o le serate con gli amici, la rendono infatti un bene ricco di emozioni ad esso legati e separarsene è difficile. Se notate questi dettagli, però, stanno provando a rubarvela: ecco come fanno.
Come avvengono i furti delle auto
Il metodo più classico è quello della rottura del finestrino: ben l’80% dei furti di macchine avviene in questo modo. Con un martelletto, i malviventi rompono il finestrino e infilano la mano nell’abitacolo, rubando tutti gli oggetti che trovano: massima attenzione a lasciare bene in vista cellulari, computer o altri oggetti preziosi, poichè potrebbero attirare l’attenzione di chi non ha belle intenzioni.
Oggi come oggi, però, esistono metodi anche più tecnologici. Il primo è quello del bug nel sistema keyless: molte auto, oggi, si aprono e funzionano senza l’inserimento della chiave ma semplicemente con l’uso di una scheda elettronica. Avvicinando la carta all’auto si sbloccano le portiere e, dentro l’auto, per accenderla basta schiacciare un tasto. I ladri più scaltri, però, usano un dispositivo che amplifica il raggio di azione della chiave elettronica fino a 100 metri e, di conseguenza, quando il proprietario è nel raggio di azione l’auto si apre: il resto si può immaginare.
Altro dispositivo tecnologico è il jammer, un dispositivo che disturba il segnale che parte dal telecomando e impedisce all’auto di chiudersi: convinto di averla chiusa, l’automobilista si allontana e i malviventi entrano quindi nell’auto aperta. Anche i notebook in grado di leggere la centralina dell’auto e scoprire il codice sul quale è modellata la chiave sono diffusi, tra i malviventi più tecnologici. In alternativa, c’è chi smonta la centralina originaria e ne inserisce una per la quale ha la chiave, così da far partire l’auto.